ASSEGNAZIONE INFORMALE A MANSIONI SUPERIORI NEL PUBBLICO IMPIEGO, DIRITTO ALLA RETRIBUZIONE.
Al lavoratore pubblico, il quale effettua mansioni superiori per disposizione informale del superiore gerarchico, spetta il trattamento retributivo proprio della qualifica superiore ( a meno che l’ente sia contrario, che l’ordine impartito sia illecito o che vi sia fraudolenta collisione tra dirigente e dipendente) ( Cass civ 23648/2016).
Avv Emanuela Manini. #mansionisuperioridipendentepubblico
EFFICACIA DELL’ACCORDO AZIENDALE, FIRMATO SOLO DA ALCUNI SINDACATI.
L’accordo aziendale firmato solo da alcuni sindacati ha efficacia generale soggettiva nei confronti di tutti i lavoratori, ad eccezione di coloro che aderiscono ad un sindacato non firmatario dell’accordo e dei lavoratori dissenzienti. Questi possono agire in giudizio per farne accettare la inefficacia nei loro confronti, mentre il sindacato potrebbe agire per accertare il carattere plurioffensivo , contenuto nelle minacce del datore di lavoro rivolte ai lavoratori iscritti al sindacato di irrogare sanzioni disciplinari per mancato rispetto dell’accordo ( Cass civ 27115/2017).
Avv Emanuela Manini. #accordoaziendaleefficacia
RIVALUTAZIONE DEI CONTRIBUTI PER ESPOSIZIONE AD AMIANTO, ATTENZIONE ALLA PRESCRIZIONE.
L’azione diretta al riconoscimento del beneficio contributivo da esposizione ad amianto , ai sensi dell’ art 13, comma 8, L 257/1992, è soggetta alla prescrizione decennale, decorrente dalla acquisita consapevolezza della esposizione qualificata, non avendo alcuna efficacia interruttiva del termine le istanze presentate ad altri enti ( per es. Inail),diversi dall’ Inps, quale unico soggetto cui deve essere presentata la domanda di rivalutazione contributiva ( Trib Bologna 882/2017).
Avv Emanuela Manini.
RESPONSABILITA’ DEL DATORE DI LAVORO PER ESPOSIZIONE AD AMIANTO, PRECISAZIONI.
Con riferimento alle patologie correlate all’amianto,l’obbligo del datore di lavoro di prevenire malattie derivanti dalla inalazione di tutte le polveri (visibili o invisibili, fini od ultrafini) fa sì che esso sia responsabile nei confronti del lavoratore ammalato, qualora non abbia adottato cautele in positivo, mentre non assume rilevanza il riferimento ai valori limite di esposizione ad agenti chimici, poiché la adozione di misure di prevenzione prescinde dal superamento di soglie.( Cass civ 18503/2016).
Avv Emanuela Manini. #amiantoresponsabilità #amiantosuperamentosoglie
ANCORA SUL DANNO DA STRAINING.
Lo straining costituisce una forma attenuata di mobbing, nel senso che in esso manca la continuità delle azioni vessatorie, e tuttavia è tale da provocare nel lavoratore una modificazione in negativo della situazione lavorativa , idonea a pregiudicare il diritto alla salute. Un esempio è dato da situazioni “ stressogene”( ostilità dell’ambiente di lavoro, incuria e disinteresse nell’ambiente lavorativo, demansionamento, trasferimento….), in grado di provocare una condizione di frustrazione personale o professionale ( Cass Civ 7844/2018).
Avv Emanuela Manini.#straining
LAVORATORE CHE ASSISTE FAMILIARE DISABILE, NO AL MUTAMENTO DELLA SEDE DI LAVORO.
Il divieto di trasferimento del lavoratore che assiste con continuità un familiare disabile ( art 33 co 5 L 104/1992 ) opera anche se il lavoratore rimanga nella stessa unità produttiva che comprenda più uffici dislocati in luoghi diversi, atteso il tenore letterale della norma che fa riferimento alla sede di lavoro, quale nozione non corrispondente a quella di unità produttiva ( Cass Civ 24015/2017). Avv Emanuela Manini.#trasferimentolavoratore #assistenzadisabile
RISOLUZIONE CONSENSUALE DEL RAPPORTO DI LAVORO, SPETTA LA NASPI?
Nel caso di lavoratore che venga a trovarsi in stato di disoccupazione a seguito di richiesta congiunta con il datore di lavoro di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, ai sensi dell’art 410 cpc, per le aziende sotto i 15 dipendenti, il lavoratore non ha diritto alla Naspi se la risoluzione del rapporto sia intervenuta al di fuori della procedura di cui all’art 7 L 604/1966 ( risoluzione dinanzi all’Ispettorato Territoriale del Lavoro o in sede sindacale).( Nota Ministero Lavoro 12/2/2016).
Avv Emanuela Manini. #risoluzioneconsensualenaspi
FERMO AMMINISTRATIVO DI VEICOLO UTILIZZATO PER LAVORO, SOSPENSIONE DEL PROVVEDIMENTO.
Per il caso di preavviso di fermo amministrativo di vettura, va accolta la istanza di sospensione quando risulti provato che l’autovettura oggetto di fermo è l’unico mezzo di locomozione a disposizione ed è necessaria per lo svolgimento della attività lavorativa, dovendosi dire provato in tale caso il grave ed irreparabile pregiudizio per lo svolgimento del lavoro ( Trib Bari 5/7/2015). Avv Emanuela Manini.#femoamministrativolavoratore
LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO SOGGETTIVO, SI’ ALLA INDENNITA’ SOSTITUTIVA DEL PREAVVISO.
Per il caso di un lavoratore, licenziato per giusta causa, a seguito di numerose irregolarità commesse nell’espletamento della attività lavorativa, laddove il licenziamento sia riqualificato dal giudice in giustificato motivo soggettivo, al dipendente spetta la indennità sostitutiva del preavviso, quale pretesa economica collegata ad un licenziamento, giustificato da motivi soggettivi ( Cass Civ 5339/2018).
Avv Emanuela Manini. #giustificatomotivosoggettivo #licenziamento
AVVOCATO ISCRITTO ALL’ALBO MA NON ISCRITTO ALLA CASSA FORENSE, SCATTA L’OBBLIGO DI ISCRIZIONE ALLA GESTIONE SEPARATA.
L’avvocato iscritto all’Albo avvocati, ma non iscritto alla Cassa Forense , è tenuto alla iscrizione alla Gestione Separata dell’Inps per lo svolgimento della attività libero professionale. Alcun rilievo assume il pagamento alla Cassa Forense del contributo integrativo( dovuto da chi svolge attività libero professionale, in base alla iscrizione all’Albo), stante la natura solidaristica di tale contributo, e la assenza di prestazione previdenziale a carico della Cassa a fronte di tale solo versamento ( Corte Appello Aquila 21/12/2017 ).
Avv Emanuela Manini. #avvocatogestioneseparata
ETA’ PENSIONABILE ED INDENNITA’ DI MANCATO PREAVVISO.
L’indennità di mancato preavviso, ai sensi dell’art 2118 cc, si fonda sulla esigenza di limitare il pregiudizio economico arrecato al lavoratore a seguito del licenziamento intimato dal datore di lavoro in assenza di preavviso. Laddove la cessazione avvenga per effetto del raggiungimento dei limiti massimi di anzianità lavorativa, tale ipotesi non può essere equiparata ad un licenziamento. Pertanto, è esclusa la configurabilità del diritto alla indennità di mancato preavviso in capo al lavoratore ( Cass civ 20499/2017).
Avv Emanuela Manini. #etàpensionabileindennitàpreavviso
CONTROLLI A DISTANZA,SU UN LAVORATORE, QUANDO SONO RITENUTI LECITI?
Il datore di lavoro può controllare l’adempimento delle prestazioni al quale un lavoratore è tenuto, indipendentemente dalle modalità con cui è stato compiuto il controllo, che può avvenire anche in modo occulto. Ci si riferisce al caso di un controllo effettuato alla cassa di un supermercato da investigatori privati in incognito al fine di rilevare la mancata registrazione della vendita e la appropriazione della somma incassata da parte dell’addetto.
Avv Emanuela Manini. #controlliadistanza
LICENZIAMENTO COLLETTIVO RIFERITO AD UNA UNITA’ PRODUTTIVA,LA PLATEA DEI LAVORATORI INTERESSATI.
Per il caso di licenziamento collettivo, riferito in modo esclusivo ad una unità produttiva o ad un settore dell’azienda, il datore di lavoro non può limitare la platea dei lavoratori interessati, da porre in mobilità, ai soli dipendenti addetti a tale reparto o settore, se essi siano idonei, per il pregresso svolgimento della attività in altri reparti, ad occupare le posizioni di lavoro dei colleghi addetti ad altri reparti, con la conseguenza che non è ritenuta legittima la scelta di lavoratori solo perchè impiegati nel settore soppresso ( Cass civ 6147/2018).
Avv Emanuela Manini. #licenziamentocollettivo #sceltalavoratori
DEMANSIONAMENTO,QUANDO SI CONFIGURA?
Risulta riconducibile a demansionamento non soltanto la assegnazione a mansioni inferiori, ma anche la sottrazione delle stesse al lavoratore, in particolare, lo svuotamento sostanziale della posizione lavorativa, mediante affidamento delle mansioni qualificanti ad un diverso dipendente. Tale svuotamento, qualitativo e quantitativo delle attribuzioni, può determinare un danno al lavoratore, al quale spetta la prova della lesività della condotta del datore di lavoro ( Cass civ 11568/2017).
Avv Emanuela Manini. #demansionamento
LAVORI GRAVOSI, LE SPECIFICAZIONI DEL MINISTERO.
Sono esentati dall’incremento di 5 mesi dei requisiti pensionistici per l’aumento della speranza di vita, dal 2019, i lavoratori che abbiano svolto lavori gravosi da almeno 7 anni nei 10 anni precedenti il pensionamento ed abbiano una anzianità contributiva di almeno 30 anni. Sono considerati lavori gravosi: operatori nell’agricoltura, zootecnia, pesca; pescatori pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci cooperative; siderurgici e lavoratori del vetro addetti a lavori con alte temperature, non ricompresi tra i lavori usuranti, di cui al dlgs 67/2011; marittimi imbarcati e personale viaggiante di trasporti marini in acque interne. Tali specificazioni valgono sia per l’Ape sociale che per i precoci.
Avv Emanuela Manini. #lavorigravosi
ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE NUOVE ASSUNZIONI, I CHIARIMENTI DELL’INPS ( CIRC 40/2018).
L’esonero contributivo, a partire dalla assunzione, dura 36 mesi, la misura è pari al 50% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro( con esclusione di premi Inail), nel limite massimo di 3000,00 euro l’anno. L’esonero spetta a condizione che la assunzione con contratto di lavoro subordinato riguardi giovani che non abbiano compiuto 30 anni , 35 per il 2018, e siano al loro primo posto a tempo indeterminato.
Avv Emanuela Manini.#bonusassunzioni
SUPERMINIMO, E’ RIASSORBIBILE?
Il superminimo, una eccedenza rispetto ai minimi tabellari, di solito viene assorbito negli incrementi retributivi, disposti nel corso degli anni dalla contrattazione collettiva,salvo che sia ecluso espressamente l’assorbimento. Inoltre, questo non opera quando l’eccedenza venga a costituire un compenso speciale, collegato a meriti del dipendente ovvero a specifiche caratteristiche o a maggiore onerosità della prestazione lavorativa. In tal caso il superminimo costituisce un elemento della retribuzione non tangibile. Infine, qualora il datore di lavoro disponga in forma scritta che il superminimo non è assorbibile,tale disposizione costituisce un uso aziendale, applicabile a tutti i lavoratori.
Avv Emanuela Manini. #superminimoassorbibile
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.