PREVIDENZA. PENSIONE DI VECCHIAIA ANTICIPATA PER GLI INVALIDI ALL’80%.
Per coloro che si trovino in condizione di invalidità in misura non inferiore all’80% ( art 1, comma 8,Dlgs503/1992), i limiti di età per il diritto alla pensione di vecchiaia nella assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti restano confermati in 60 anni di età per gli uomini, 55 per le donne, e sono soggetti ad adeguamento allla speranza di vita( 61 anni e 56 anni), con una finestra mobile di 12 mesi. L’accertamento dello stato invalidante deve essere effettuato sulla base dei criteri stabiliti dall’art 1, comma 1, L 222/1984,secondo cui si considera invalido l’assicurato la cui capacità di lavoro sia ridotta in modo permanente a meno di un terzo. L’accertamento è effettuato presso gli uffici sanitari Inps.
Avv Emanuela Manini
LAVORO.COMPUTO NEL PERIODO DI COMPORTO DELLE ASSENZE CAUSATE DALLE PATOLOGIE RICONDUCIBILI ALLA DISABILITA’.
Costituisce discriminazione indiretta computare nel calcolo del superamento del periodo di comporto le assenze che derivino direttamente dalla patologia causata dall’handicap accertato al lavoratore. Il portatore di handicap, oltre i normali periodi di malattia per cause diverse dalla disabilità, va incontro a quelle direttamente collegate a quest’ultimo. Le clausole dei contratti collettivi che non prevedono lo scomputo delle assenze derivanti dall’handicap sono disposizioni da interpretarsi nel senso che non devono discriminare i lavoratori disabili per via delle loro condizioni di salute. Di qui, la illegittimità del licenziamento intimato al lavoratore disabile ( Trib Parma lav 1/2023).
Avv Emanuela Manini
PREVIDENZA. GLI ENTI DI PREVIDENZA PRIVATIZZATI NON POSSONO IMPORRE UN CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’.
La vicenda prende avvio dalla imposizione di un contributo di solidarietà da parte della Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza ai dottori commercialisti in quiescenza. La Corte di cassazione, adita dalla Cassa previdenziale , ha ribadito il principio secondo cui gli enti previdenziali privatizzati non possono adottare , sia pure per misure di bilancio e di stabilità della gestione,atti o provvedimenti che impongono una trattenuta( nella specie , un contributo di solidarietà) su un trattamento già determinato in base ai criteri ad esso applicabili, trattandosi di prestazione patrimoniale, ai sensi dell’art 23 Cost, che solo il Legislatore può imporre ( Cass civ lav 3683/2023).
Avv Emanuela Manini.
FAMIGLIA. SEPARAZIONI E DIVORZI, LE NOVITA’ PROCESSUALI DOPO IL 1° MARZO 2023.
A partire dal 1 marzo 2023 è previsto un rito unico in materia di separazione e divorzio, disciplinato dagli artt 473bis ss. cpc Queste le novità: eliminata la doppia fase- presidenziale, isstruttoria- chi agisce in giudizio deve presentare un ricorso dove deve indicare da subito i mezzi di prova dei quali l’attore intende avvalersi ed i documenti che offre in comunicazione. In caso di richieste economiche o di figli minori occorre allegare informazioni economiche , ovvero dichiarazioni redditi ultimi tre anni; titolarità di beni immobili, mobili registrati, quote societarie; estratti conto bancari o postali degli ultimi tre anni. Se nel procedimento sono coinvolti minori, occorre allegare un “piano genitoriale” con specifica indicazione di tempi e modalità di esercizio della bigenitorialità ( Dlgs 149/2022).
Avv Emanuela Manini.
PREVIDENZA. LEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE DELLA RIPETIBLITA’ DI INDEBITI RETRIBUTIVI E PREVIDENZIALI, MA CON LIMITI.
La Corte Costituzionale ha respinto le questioni di illegittimità costituzionale dell’art 2033 cc , ritenendo legittima la ripetizione di indebiti retributivi e previdenziali erogati da soggetti pubblici a persone fisiche Tuttavia la Corte delinea un quadro di tutele dell’affidamento legittimo nella spettanza di una prestazione indebita , in parrticolare, tra i rimedi che l’ordinamento appronta a tutela del legittimo affidamento, annovera: – il dovere del creditore di rateizzare la somma richiesta in restituzione , tenendo conto delle condizioni economico-patrimoniali dell’obbligato; – la inesigibilità temporanea o parziale della prestazione in presenza di particolari condizioni personali del debitore; – diritto ad accedere alla tutela risarcitoria nei confronti dell’ente a cui sia imputabile la indebita erogazione della prestazione,in presenza dei presupposti per far valere una responsabilità precontrattuale. ( Corte Cost 27/1/2023 n .
Avv Emanuela Manini.
LAVORO. VALIDO IL LICENZIAMENTO DI UN DIPENDENTE PUBBLICO, COMUNICATO IN FORMA INDIRETTA.
Il datore di lavoro non è obbligato ad utilizzare forme sacramentali per comunicare al lavoratore il licenziamento, ne discende che il recesso è efficace anche se comunicato in forma indiretta, purchè sia dimostrata la conoscenza del provvedimento da parte del dipendente detinatario.E’ il caso di un dipendente pubblico, il cui recesso era stato formalizzato in una determinazione dirigenziale.Il provvedimento non era stato notificato al lavoratore, che tuttavia ne veniva a conoscenza in modo informale tramite visione di copia dello stesso presso gli uffici della PA.Il licenziamento è stato ritenuto validamente intimato, atteso che la sua formalizzazione in un provvedimento dirigenziale costituisce una forma scritta di intimazione ( Cass civ 24391/2022).
Avv Emanuela Manini.
PREVIDENZA. NOVITA’ NELLA LEGGE DI BILANCIO 2023 IN TEMA DI OPZIONE DONNA.
Il trattamento pensionistico anticipato, denominato “ opzione donna”è stato modificato dalla Legge di Bilancio 2023, intervenendo sul testo dell’art 16 DL 4/2019, con il comma 292. Il comma 1 bis , introdotto nel testo dell’articolo prevede il riconoscimento di tale tipo di trattamento pensionistico anticipato in favore di lavoratrici che entro il 31/12/2022 hanno maturato una anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni ed una età anagrafica di 60 anni, ridotta di un anno per ogni figlio, con un massimo di due anni e che si trovino in una delle condizioni previste dalla legge, quale, a titolo esemplificativo, la assistenza, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, al coniuge o ad un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, ax art 3.3 L 104/1992.
Avv Emanuela Manini.
PREVIDENZA. CUMULO DEI PERIODI ASSICURATIVI NELLA PREVIDENZA FORENSE.
Il periodo contributivo minimo ai fini del perfezionamento del diritto alle prestazioni previdenziali nella previdenza forense può essere conseguito sommando tutti i periodi assicurativi presso diverse gestioni previdenziali al fine di ottenere un unico trattamento pensionistico.Gli strumenti previsti sono la RICONGIUNZIONE ( L 29/1979)); RICONGIUNZIONE ( l 45/1990); TOTALIZZAZIONE ( DLGS 42/2006 e successive modifiche); CUMULO ( L 228/2012, come modificata dal comma 195 art 1 L 232/2016). In particolare, a partire dal 2017 è possibile per l’avvocato l’esercizio della facoltà di cumulo dei periodi assicurativi non coincidenti, al fine di conseguire le seguenti prestazioni: pensione di vecchiaia; pensione di inabilità; pensione di invalidità; pensione ai superstiti; pensione anticipata. Ai fini del calcolo della pensione , le gestioni interessate al cumulo determinano il trattamento pro quota in rapporto ai periodi di iscrizione, in particolare ogni ente provvederà alla liquidazione della propria quota di pensione solo al momento della effettiva maturazione dei requisiti previsti dal prorpio ordinamento.
Avv Emanuela Manini.
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